Informazioni
Le autentiche di firma sono, di norma, una operazione rimessa ai notai. Alcune leggi permettono che le autentiche di firma, solo per determinati casi specifici, siano eseguite anche dai funzionari comunali.
Chiaramente i funzionari comunali non possono autenticare contratti di compravendite immobiliari o procure generali o atti ordinari e straordinari di autonomia negoziale.
Se lo facessero, pensando così di rendere un servizio al cittadino, in realtà gli creerebbero un danno, in quanto la loro autentica sarebbe nulla, per incompetenza funzionale, e l’atto sarebbe una semplice scrittura privata.
Ecco perché è necessario che l’autentica di firma venga eseguita sempre dopo la corretta compilazione dell’atto da autenticare e dopo che il funzionario l’abbia letto in modo attento al fine di comprendere se la funzione che riveste contempla l’autentica richiesta.
Autenticare la firma senza leggere cosa si sta autenticando è assolutamente sconsigliato; autenticare la firma “in bianco”, cioè senza che questa sia posta sotto una dichiarazione o istanza o atto è un falso ed è assolutamente vietato.
Le autentiche di firma, proprio per la necessità di analizzare il testo, possono essere fatte solo in lingua italiana; ricordiamo infatti che solo in alcune regioni o provincie autonome, delle leggi costituzionali permettono l’uso di alcune lingue diverse da quella italiana.
Le autentiche che possono essere eseguite sono:
  • Autentiche di firma ordinarie;
  • Dichiarazioni e istanze di chi non sa o non può firmare;
  • Autentiche di firma in materia elettorale;
  • Autentiche di firma in materia di adozione internazionale;
  • Autentiche di firma per atti previsti nel codice di procedura penale;
  • Autentiche di firma sulla busta contenente la scheda di votazione per l’elezione degli organi di ordini professionali;
  • Autentiche di firma per quietanze liberatorie relative al pagamento di assegni emessi senza provvista dopo la scadenza del termine di presentazione;
  • Autentiche di firma in materia di passaggi di proprietà di beni mobili registrati.
 
Cosa serve
Il documento su cui va posta la firma da autenticare.
Un documento di identità o di riconoscimento del presentatore dell’originale.
Una “marca da bollo” di euro 16,00 ogni 4 pagina da autenticare (salvo esenzione espressamente prevista da una legge per l’uso a cui è destinato il documento).
 
Dove
All’ufficio anagrafe.

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